VALUTAZIONE DEI CONFLITTI NELLA REGIONE DI BAMINGUI-BANGORAN
novembre 2019 – febbraio 2020
AP ha condotto una valutazione dei conflitti nella regione di Bamingui-Bangoran, Repubblica Centrafricana (RCA) per l’ONG internazionale Search for Common Ground (SFCG).
SFCG ha identificato Bamingui-Bangoran come una regione di importanza cruciale per il successo dell’Accordo politico per la pace e la riconciliazione nella Repubblica Centrafricana e, come tale, ha deciso di condurre una valutazione del conflitto in quest’area. La raccolta dei dati è stata effettuata tra novembre e dicembre 2019.
Risultati
Le dinamiche più importanti individuate includono: conflitti tra agricoltori e pastori, gruppi armati e giovani dei villaggi; violenza contro le donne; conflitti legati alla mancanza di accesso all’acqua e alla fornitura di assistenza umanitaria.
La regione è caratterizzata dalla transumanza transfrontaliera con il Ciad. Pertanto, la devastazione dei campi è comune e colpisce gran parte della popolazione residente. Le conseguenze immediate sono la sfiducia tra contadini e pastori, ma anche insicurezza alimentare, sfollamenti e casi di omicidio.
La presenza di gruppi armati rimane una delle minacce più strutturali alla costruzione della pace. Chiaramente, i ritardi nell’attuazione del processo di pace e nel disarmo dei gruppi dovuti all’assenza dell’autorità statale hanno generato conflitti a più livelli. In particolare, le donne sono spesso prese di mira.
L’accesso all’acqua rappresenta un’altra fonte di tensione. La mancanza di accessi nella comunità è spesso la radice di incomprensioni e tensioni. Tale tensione porta a insulti e talvolta persino a risse o a omicidi. La carenza di fonti d’acqua fa parte di una più ampia mancanza di servizi essenziali percepita dalla popolazione come un problema centrale e una significativa fonte di conflitti.
Infine, il principio del “Non nuocere” non sembra sempre essere applicato in questa regione. Molte ONG umanitarie creano indirettamente divisioni e tradiscono le aspettative della popolazione locale attraverso azioni non sensibili al conflitto.
